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Da 3 a 20 miliardi di euro, questo è il crollo della bilancia commerciale italiana con i paesi extra UE nel 2010.
Eppure, la bilancia al netto del costo energetico è nuovamente positiva (+30.424 milioni di euro dopo un +38.235 milioni nel 2009).
Questo denota che il problema energetico italiano continua a pesare sulla nostra economia. Un dato che non potrà che peggiorare nei prossimi anni, visto la dipendenza energetica dall'estero del nostro Paese e la dinamica del prezzo del petrolio.
Quanto continuerà questo calvario?
Il sistema di approvvigionamento energetico dovrebbe cambiare radicalmente, perchè l'Italia dovrebbe smettere di investire sui soli combustibili fossili e si dovrebbe aprire ad una differenziazione delle fonti.
Quali fonti? In primis le risorse rinnovabili (eolico e solare in testa).
Ma il problema non riguarda solo l'energia elettrica, ma anche l'energia per l'autotrazione. Ormai praticamente tutte le nostre città sono ricoperte da cappe di smog che rovinano la nostra salute ed il nostro patrimonio artistico. Una svolta positiva si avrebbe con la diffusione dei veicoli ibridi ed elettrici. Una soluzione che riuscirebbe a dare "un colpo al cerchio ed uno alla botte" poichè ridurrebbe il saldo negativo della bilancia commerciale dovuto alla sostituzione dell'energia prodotta da combustibili fossili (importati) con quella prodotta da fonti rinnovabili (prodotta sul territorio) e migliorerebbe l'aria nelle nostre città, divenuta pressochè irrespirabile.
Per quanto riguarda il dato tendenziale, l'istituto di statistica ha rilevato un aumento del 19,2% per le esportazioni e del 48,4% per le importazioni rispetto a dicembre 2009.
Per il trimestre ottobre-dicembre 2010, la dinamica delle esportazioni ha segnato un +1,9%, mentre l'incremento delle importazioni è stato più sostenuto e si è attestato al +7,00% rispetto all'anno precedente.
Fonte dati: Istat.it
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