I BTP a 3 anni sono stati collocati a 4,8% contro il 3,68% di giugno, mentre i BTP decennali sono stati collocati a 5,77% contro il 4,94% di giugno, facendo registrare il record dal 2000.
La giornata di oggi è stata segnata da un'incertezza diffusa sulla situazione dei debiti sovrani periferici tanto che vi sono state delle voci su probabili acquisti di titoli fatti dalla Banca Centrale Europea.
Ad influenzare la performance dell'obbligazionario vi sono stati anche i "rumors" sulle possibili dimissioni di Giulio Tremonti, attuale Ministro dell'Economia, prontamente smentite da lui stesso e dal suo collega Romano.
Continua quindi il periodo difficile per il debito pubblico italiano che da inizio mese ha subito un'impennata di costo di 110 pb, difficilmente sostenibile nel lungo periodo.
Se i tassi si manterranno a questi livelli anche nelle prossime aste (la successiva si terrà tra un mese) la stabilità finanziaria dell'Italia sarà messa a dura prova.
Il mercato, oltre ad approfittare della difficile situazione in cui versano i Paesi con alto debito pubblico, aspetta segnali positivi dalla politica italiana, dalla Banca Centrale Europea e dal Fondo Monetario Internazionale.


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