
Il Professore ha scelto 12 ministri con portafoglio e 5 ministri senza portafoglio. All'interno della squadra che ha il compito di arginare l'attacco al debito pubblico italiano, non ci sono politici, ma solo tecnci.
Il compito assegnato all'economista, che si è tenuto per se anche la delega all'economia e alle finanze, è arduo e difficlmente potrà compiersi in pochi mesi. Da segnalare il lavoro dei più importanti partiti politici che hanno sostenuto questo Governo di emergenza, per il parere dello scrivente necessario fino alla scadenza naturale della legislatura. Da cassare il comportamento di chi chiedeva elezioni immediate oppure le chiede a breve termine.
Si è parlato di ribaltone, di annullamento della democrazia e tant'altro, facendo credere che l'Italia sia un Paese senza regole e con una vita istituzionale instabile. Vorrei solo ricordare che gli italiani questo Parlamento non l'hanno eletto direttamente, ma attraverso una nomina discrezionale di persone fatta dai leader di coalizione. Il nostro, per ora, è un Parlamento di nominati e non di eletti. L'incompetenza regna sovrana nelle aule del potere e questo lo si vede anche dalla situazione drastica in cui l'Italia si è venuta a trovare, non solo per la crisi economica mondiale, ma anche per il ritardo con cui sono stati presi provvedimenti fondamentali.
Dagli anni '90, l'Italia soffre di una pesante crisi di competitività che è sempre stata nascosta da svalutazioni fittizie della lira. Agli inizi dell'ultima decade del '900, con le riforme del sistema bancario e dei mercati finanziari, sembrava aprirsi una nuova fase di riforme, presto stroncata da Tangentopoli. Dal 2002, con l'ingresso nell'area euro, è venuto meno lo strumento della svalutazione fittizia della nostra valuta e abbiamo perso continuamente posizioni a livello mondiale.
Le riforme a favore del libero mercato e della competitività erano sempre al centro dei programmi dei partiti ma, puntualmente non venivano mai portate a termine. Al centro del dibattito politico sono stati messi sempre, da ambo gli schieramenti, argomenti futili che servivano solo a fuorviare l'opinione pubblica. Dal 2008, con la crisi finanziaria americana e successivamente dal 2010, con la crisi dei debiti sovrani europei, l'Italia ha mostrato troppe debolezze e per questo è stata pesantemente attaccata dai mercati. Speriamo che con l'arrivo di personalità accademiche e tecniche di spicco al Governo si possa mettere una pezza a questa situazione drastica.
Nella squadra di Governo abbiamo per la prima volta un Ministro della Giustizia donna, Paola Severino, avvocato penalista.
Questa è la squadra presentata da Monti:
Presidente del Consiglio: Mario Monti
Sottosegretario alla presidenza del consiglio: Antonio Catricalà
Ministro dell’Interno: Anna Maria Cancellieri
Ministro degli Esteri: Giulio Terzi
Ministro della Difesa: Giampaolo di Paola
Ministro della Giustizia: Paola Severino
Ministro della Infrastrutture, Sviluppo, Trasporti: Corrado Passera
Ministro del Welfare con delega alle Pari Opportunità: Elsa Fornero
Ministro dell’Istruzione: Francesco Profumo
Ministro per i Beni Culturali: Lorenzo Ornaghi
Ministro dell’Ambiente: Corrado Clini
Ministro per la Salute: Renato Balduzzi
Ministro delle Politiche Agricole e Forestali: Mario Catania
Ministro della Coesione Territoriale: Fabrizio Barcail
Ministro dei Rapporti col Parlamento: Piero Giarda
Ministro del Turismo e dello Sport: Piero Gnudi
Ministro per gli Affari Europei: Enzo Moavero Milanesi
Ministro della Cooperazione Internazionale: Andrea Riccardi
Un augurio di buon lavoro dai blogger di Punto Economia.


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