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Sei in: Home 2011 , Altro , Crisi Greca , Economia , News , Notizie , Ristrutturazione debito Crisi Grecia: che cos'è la ristrutturazione del debito?

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Negli ultimi giorni si è parlato molto delle ristrutturazione del debito greco, ma esattamente cosa vuol dire ristrutturare il debito sovrano? Perchè si fa e quali conseguenze ha sugli investitori una scelta simile?

Per ristrutturazione del debito si intende quel processo mediante il quale il totale dei debiti, di un impresa o di un ente pubblico, viene trasformato per natura, per scadenza e talvolta viene modificato anche nel valore nominale.
Riguardo alla scadenza del debito, solitamente si converte il debito a breve termine con titoli di pari valore ma con scadenza nel medio/lungo periodo.
Riguardo al valore nominale, il debitore riduce l'importo del debito garentendo la sua solvenza

Nel caso della Grecia la ristrutturazione ha come obiettivo la riduzione del valore nominale di tale debito per circa il 40% minimo se le cose non evolveranno in senso negativo.

Perchè alcuni operatori economici stanno chiedendo a gran voce la ristrutturazione del debito greco ed altri sono apertamente contrari?

L'obiettivo primario di questa operazione risiede nel far cessare le manovre speculative che si creano intorno ai titoli pubblici di paesi con forti carenze strutturali e con un'economia debole e ferma.
Gli operatori professionali non si presentano alle aste o riducono la propria domanda al fine di far lievitare il rendimento del titolo. Lo scopo è quello di far entrare in campo la BCE, che solitamente garantisce il debito, in modo tale da aggiudicarsi titoli con rendimenti spaventosi che nella fase post-crisi avranno un aumento di prezzo di mercato per riallineare il loro rendimento a quello degli altri titoli.
Queste manovre sono fortemente destabilizzanti poichè aumentano in modo considerevole il costo del debito per il paese target.

Il rendimento di un titolo, oltre che dal tasso naturale di interesse, dipende dal tasso di inflazione, dal rischio del cambio e dal rischio di default  di un paese. Nel caso della Grecia il rischio di cambio valuta esiste solo per i paesi extra UEM poichè la nostra valuta di conto è la stessa del paese ellenico.
Il tasso di inflazione fa aumentare il rendimento del titolo poichè costituisce una tassa implicita sul denaro ed erode quindi le rendite monetarie, specie nel lundo periodo.
Infine abbiamo il rischio paese, ovvero il rischio di default. Come abbiamo visto, l'assicurazione contro tale rischio sta aumentando continuamente ed i rendimenti aumentano seguendo tale scia.

Alcuni operatori economici sono favorevoli perchè un'operazione del genere riporta la stabilità nei mercati anche se il paese che attua questa procedura perde molta credibilità internazionale, mentre altri sono contrari perchè la riduzione del valore nominale del debito colpisce non solo i piccoli risparmiatori, ma anche i grandi fondi di investimento che così avrebbero delle enormi perdite in conto capitale. 

La conseguenza sugli investitori è palese, poichè nel caso di riduzione del valore nominale, si vedranno decurtare parte dei loro investimenti, contro la garanzia del rimborso della rimanente quota.

Purtroppo questi tipi di crisi sono devastanti, poichè colpiscono i sistemi finanziari ed intaccano i risparmi di una vita che molte persone cercano di investire per garantirsi una prospettiva rosea durante la propria vecchiaia.

2 commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

  2. Grazie per questo articolo, l'ho apprezzato molto e finalmente mi sono chiare più cose. Spero che la Grecia riuscirà ad affrontare questa situazione.
    progetto casa.

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