Subscribe:Posts Comments

Sei in: Home 2011 , Altro , BCE , Crisi Economica , Europa , Eurozona , Fondo Strategico Italiano , Fonti Energetiche , Inflazione , Materie Prime , Mercati La BCE prevede un'inflazione sopra il 2% per tutto il 2011

Condividi questo articolo:

Le stime della Banca centrale vedono un'inflazione al 2,6% nel mese di marzo e le previsioni per fine anno danno un aumento dei prezzi sopra il 2%.
Il presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, ha annunciato che la politica economica dell'area euro è troppo accomodante e che quindi si prospetta un aumento dei tassi di interesse nel breve periodo. I tre pilastri dell'unione monetaria sono il mantenimento dei prezzi intorno al 2%, una crescita dell'aggragato monetario del 4,5% e una prospettiva di lungo periodo sulle dinamiche dei prezzi. In teoria l'obiettivo inflazionistico sembra ancora centrato, ma le tensioni in atto nel mondo arabo e il disastro in Giappone minano le prospettive di medio periodo.

L'aumento dei prezzi deriva dall'aumento delle materie prime e di un deficit energetico che contraddistingue tutta l'Europa e non solo l'Italia. Dobbiamo interrogarci se questo modello di sviluppo è tutt'oggi sostenibile. Il fabbisogno energetico dell'eurosistema è soddisfatto, in via principale, dall'energia ottenuta da petrolio e nucleare, fonti energetiche messe, per motivi diversi, a dura prova negli ultimi mesi.

Lo switch del sistema energetico verso le fonti rinnovabili non sarà sicuramente né rapido, né tantomeno indolore, in quanto poco si è investito in questi anni e poi si vuole investire in questo settore.

Una nota positiva dal bollettino trimestrale della banca viene dalle previsioni sull'occupazione, vista in rialzo nei prossimi mesi. Intanto la disoccupazione fa un timido miglioramento attestandosi a 9,9% su base europea a febbraio, rispetto al 10,0% di gennaio.

 Fonte dati: Ansa.it

0 commenti

Leave a Reply