
Dopo che le acque si sono calmate in Grecia, le agenzie di rating stanno cercando la prossima vittima da sacrificare sull'altare dei guadagni speculativi. Piano piano le agenzie di rating stanno colpendo tutti i sistemi finanziari dei P.I.G.S. (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna). Dopo il Irlanda e Grecia, adesso è nuovamente il turno del Portogallo. Dal Marzo di quest'anno il rating è passato da A1 a Baa1, praticamente da un titolo relativamente stabile a un titolo spazzatura.
I timori di Moody's riguardano prevalentemente il rischio di tenuta del debito e il piano di rientro del deficit varato dal paese iberico. Il Portogallo, come tutti i paesi periferici dell'area euro, ha molti difetti strutturali quali una scarsa produttività, un basso grado di internazionalizzazione delle imprese, un sistema finanziario poco sviluppato e una forte dipendenza da capitali esteri nelle aste dei titoli del debito pubblico.
Ma tutto questo era già presente da tempo ed il tempismo con il quale le agenzie di rating si sono dirottate su Portogallo, Italia ed addirittura Cina, non lascia spazio alla presunzione di buona fede. Dopo il varo del piano di austerity in Grecia, l'interesse delle maggiori agenzie di rating si è spostato su altri Paesi. In Italia, la Consob ha addirittura convocato le maggiori società di rating per avere delucidazioni sul loro comportamento.
Che c'è qualcosa che non va lo si capisce anche dalle dichiarazioni del cancelliere tedesco Angela Merkel in merito alla credibilità di questo declassamento. Germania che invece dovrebbe gioire di questa situazione, in quanto i titoli tedeschi, essendo considerati i più sicuri dell'area euro, godrebbero di tassi più bassi e quindi il debito pubblico diventerebbe meno oneroso.
Dichiarazioni cha la dicono lunga sul comportamento di queste società che stanno orientando gli operatori di mercato in modo artificioso ed infatti le maggiori borse mondiali hanno registrato forti perdite dopo gli ennesimi dubbi espressi sulla solvibilità dei Paesi dell'area euro. Il neo-governatore della BCE Mario Draghi avrà tanto lavoro da fare per riportare serenità nell'eurozona e per salvare la credibilità internazionale della moneta unica.
0 commenti